Come liberarsi dai pregiudizi
di Ben Messina
I pregiudizi sono il più grave handicap che una persona possa mai avere, ed è importante eliminarli, allo stesso modo in cui è importante eliminare un chewing gum attaccato alla suola se si vuole camminare. Ma per capire meglio di cosa stiamo parlando, facciamo un passo indietro.
Ogni fine settimana faccio lunghe passeggiate sul lungomare vicino casa mia. Quasi senza accorgermene, tiro le somme della mia settimana, lavorativa e non, e il punto principale su cui m’interrogo è sempre lo stesso: sono riuscito a vivere a pieno le esperienze, belle o brutte, che mi sono capitate?
Interrogarsi sulla qualità delle proprie esperienze
Interrogarsi sul modo in cui abbiamo vissuto le nostre esperienze è molto importante. Soprattutto, è fondamentale non soffermarsi sulle sole azioni che abbiamo compiuto, ma riflettere sulla qualità dell’esperienza.
Ho realmente ascoltato, oppure ho solo captato ciò che potesse confermarmi una certa visione delle cose? Ho vissuto quell’esperienza con tutto me stesso?
Queste sono solo alcune domande di un’indagine che ti aiuterà a comprendere il modo in cui ti rapporti con gli altri e con le esperienze che hai vissuto, per scoprire quanto sei influenzato dai tuoi schermi mentali.
Gli schemi mentali
Gli schemi mentali sono in noi fin da piccoli e sono utili, anzi fondamentali, poiché servono a velocizzare tante piccole azioni quotidiane (ad esempio, se vedo un pomodoro con macchie nere, il mio cervello assocerà a esso l’idea d’insalubrità e me lo farà scartare).
Quando però gli schemi mentali sono eccessivamente rigidi possono impedire di vivere nella pienezza dell’esperienza e dell’incontro interpersonale, poiché sono portatori di una delle trappole più malsane: i pregiudizi.
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I pregiudizi
Se, infatti, ci si rapporta con uno sconosciuto portandoci dietro un’opinione precostituita su di esso (etnia, estrazione sociale, culturale, ecc.) ci impediremo di conoscerlo realmente e non faremo altro che vivere un copione scritto da qualcun altro, alimentando delle convinzioni fittizie.
Lo stesso discorso vale per le esperienze, lavorative o personali che siano: come fai a sapere che una cosa non fa per te se non l’hai mai provata? Con i pregiudizi rischi di non vivere esperienze che potrebbero farti crescere e di non gioire a pieno di quelle che stai vivendo.
Come capire se sei vittima dei pregiudizi?
La parte più difficile è capire quanto (e quando) sei vittima dei pregiudizi. L’autoanalisi in questo caso è l’aiuto più efficace.
Giudichi gli altri solo per i loro comportamenti? Giudichi un’esperienza per le sensazioni che ti ha dato e non per quelle che potrebbe darti (la classica frase “già so che non mi piacerà” )? Sai di non essere infallibile nei tuoi giudizi e ti dai la possibilità di riconsiderarli?
Porsi questo tipo di domande è certamente d’aiuto per capire quanto gli schemi mentali ti influenzano. Se, ad esempio, hai risposto sì in tutti e tre i casi, allora hai indubbiamente più probabilità di non essere vittima dei pregiudizi e di vivere delle relazioni e delle esperienze vere.
Come sconfiggere i pregiudizi?
Assapora pienamente le esperienze che vivi, abbandona ogni cliché e vivi la vita per ciò che ti offre. In questo senso i bambini hanno molto da insegnarci.
In generale, prova a dare più fiducia alle persone e alle esperienze nuove, e fallo sempre con consapevolezza. Perché la consapevolezza – per usare le parole di Gherardo Amadei, straordinario uomo e docente di psicologia – è pienezza del cuore e della mente.
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