Figli adolescenti: 3 mosse per essere un genitore migliore

di Ben Messina

figli adolescenti

“Mio figlio adolescente non mi rispetta!”, “Mio figlio adolescente è ribelle!”, “Mio figlio adolescente si rifiuta di fare qualunque cosa gli chiedo!”. Sono queste le frasi che molti genitori, padre o madre che siano, usano per descrivere il rapporto con i propri figli adolescenti.

Come fare, quindi, per vivere al meglio il rapporto con un figlio quando non è più un bambino ma, decisamente, neanche un adulto?

Ecco tre consigli che potrete applicare fin da subito e che, senza fatica, vi saranno sicuramente utili per creare un clima più favorevole in casa, e ritrovare la serenità con vostro figlio adolescente in perenne rivolta.

1. Dare conferme

In una situazione così delicata come l’adolescenza, in cui si sta formando sia fisicamente sia come persona autonoma, è importante imparare a trattare tuo figlio con stima e fiducia, e dargli conferme.

Che cosa intendo per conferme? Esempi concreti sono ringraziarlo per aver fatto la spesa o per averti chiamato dopo essere arrivato a casa degli amici (cosa che, fidati, lo mette in imbarazzo). Fargli i complimenti per essere migliorato in matematica (anche se i suoi voti sono solo passati dal 4 al 5) o per l’impegno nella pulizia della stanza (anche se credi che possa fare di meglio).

Conferma, quindi, è non dare per scontati gli sforzi che tuo figlio compie, e impegnarsi a fargli capire che li vedi e li apprezzi.

“Ma così i figli adolescenti non si viziano? Sono tutte cose che sono obbligati a fare!”

Ok, mettiamola così: tu, moglie, non ringrazi tuo marito quando va a comprarti quella rivista che volevi assolutamente? E tu, marito, non ringrazi tua moglie per essersi sobbarcata, per l’ennesima volta, l’ingrato compito di pulire i piatti?

In questi casi non penseresti mai che ci sia qualcosa di sbagliato nel ringraziare, anzi, forze vorresti tirare le orecchie al tuo partner perché non ti ringrazia abbastanza!

2. Analizzare le cause della ribellione

Sicuramente bravi a evidenziare il problema, molti genitori sottovalutano l’importanza di analizzare le cause.

“Un comportamento ribelle è normale nei ragazzi in piena adolescenza, presto passerà”, “Polso duro e capiranno chi comanda”, “Gli adolescenti d’oggi sono così”: sono tutte frasi fatte.
Affidarsi a luoghi comuni come questi, o alle testimonianze di amici o di perfetti sconosciuti su un blog, oltre ad essere dannoso è perfettamente inutile.

A fare la differenza sarà la qualità del lavoro che avrai svolto per comprendere al meglio il rapporto tra te e tuo figlio poiché, manco a dirlo, non esistono soluzioni universali.

Tuttavia, se c’è una cosa che mi sento di affermare è che non servono necessariamente tante colpe per innestare nei figli la voglia di ribellarsi. Spesso, basta un solo errore sostanziale da parte dei genitori: dare i figli per scontati.

Per approfondire leggi: Come farsi ubbidire dai figli adolescenti

3. Non dare i figli adolescenti per scontati

Chiunque venga dato per scontato può sentirsi sminuito e frustrato.
Tuo figlio è una persona con sentimenti, proprio come te, quindi perché non riconoscere i suoi sforzi? Perché non dargli conferme con un semplice “grazie” o “sei stato bravo”?

Considerare ogni atto di tuo figlio come dovuto, oltre che scorretto, può demolire la sua autostima, impedendogli di compiere le giuste decisioni in futuro, inasprire il vostro rapporto e innescare la sua lotta per l’auto affermazione.

Leggi anche: Come capire se sei vittima dei pregiudizi e rimediare

Non temere: dare conferme a tuo figlio adolescente non farà diminuire la tua autorità, ma potrà solo rafforzare la vostra comunicazione e accrescere la sua autostima.

Fai di tuo figlio un adulto più felice

Oltretutto, formerai un adulto che non avrà problemi a dire “grazie” e non considererà ogni atto come dovuto. Un adulto che non penserà che chi si trova in una posizione di forza debba necessariamente impartire ordini, ma chiedere con garbo ed educazione.
Un adulto che avrà un’autostima tale da apprezzare gli sforzi che sta compiendo per migliorarsi, e non si butterà giù, anche se la strada che deve percorrere è lunga. Insomma, un adulto migliore e più felice.

E tu? Quando è stata l’ultima volta che hai ringraziato tuo figlio per qualcosa che ha fatto?

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